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Pink Floyd, una copertina iconica

L'iconica copertina di un disco leggendario dei Pink Floyd.


Nel gennaio del 1977, i Pink Floyd pubblicarono "Animals", un album che non solo segnò un'evoluzione musicale per la band, ma anche un forte statement visivo attraverso la sua iconica copertina. Progettata dall'artista Storm Thorgerson e dal suo studio Hipgnosis, la copertura dell'album è diventata un simbolo duraturo della cultura rock, rappresentando in modo potente le tematiche affrontate nel disco.


La copertina presenta un imponente maiale rosa, galleggiante sopra gli edifici della Battersea Power Station di Londra, un'imponente centrale elettrica ora dismessa. Questo maiale, che più tardi sarebbe diventato noto come "Algie", è un simbolo di ribellione e critica sociale, perfettamente in linea con i temi dell'album, che esplora le disuguaglianze sociali e il materialismo dell'epoca. La scelta di collocare il maiale in un ambiente industriale rappresenta non solo il potere ma anche la corruzione e l'alienazione dell'umanità rispetto al progresso.


L’immagine, con il suo sfondo grigio e opprimente, riesce a catturare l’atmosfera di disagio sociale, elevata dalla musica dello stesso album, che combina sonorità rock progressive a testi profondi e provocatori. "Animals" si ispira al romanzo "La fattoria degli animali" di George Orwell, e la copertina rispecchia questa connessione, trasformando gli animali in archetipi di classi sociali: i cani, i maiali e le pecore, ognuno rappresentante un diverso aspetto della società.


L'illuminazione del maiale non è stata priva di sfide: durante le riprese, il dirigibile che lo sosteneva sfuggì al controllo, volando via e creando una situazione di caos aereo sopra Londra, che attirò l'attenzione dei media e accrebbe il mito attorno all'album. Questo episodio non solo racconta il genio creativo della band, ma dimostra anche la loro capacità di sfidare e sorprendere.


La copertina di "Animals" è spesso considerata un capolavoro nell'ambito dell’art direction nel campo musicale. La semplicità dell'immagine è bilanciata da un messaggio profondo, un tratto distintivo del lavoro di Thorgerson e del suo team. In un'epoca in cui la musica visiva stava emergendo come un aspetto cruciale dell'esperienza musicale, questa copertura è riuscita a catturare l'attenzione del pubblico in modo duraturo.


Oggi, a oltre quarant'anni dalla sua uscita, la copertina di "Animals" continua a ispirare artisti e designer in tutto il mondo. È un esempio tangibile di come l'arte visiva possa andare di pari passo con la musica per esprimere emozioni e concetti complessi. In un’epoca in cui il consumismo spinge sempre di più verso l'immagine e la superficialità, il maiale di "Animals" resta un potente simbolo di critica e rifiuto, invitando le generazioni future a riflettere sulla propria condizione sociale e sulla vera natura del progresso.


Rivisitando oggi questo album, non possiamo fare a meno di riconoscerne l'eredità e il suo impatto sulla cultura contemporanea. La cover di "Animals" non è solo un’immagine: è una dichiarazione, un manifesto di un'epoca che ci invita a guardare oltre il velo del confortevole e del conosciuto, per esplorare le realtà più dure e autentiche del nostro mondo.

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